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Serial Killer - Albert Fish

Nome Completo: Albert Fish
Soprannome: Il Vampiro di Brooklyn
Nato il: 19/05 1870 Morto il: 16/01 1936
Omicidi Presunti: oltre 15

Albert Fish
Video

MODUS OPERANDI: Il mostro, il più terribile degli incubi dei bambini, le sue vittime sono in tenera età, li circuisce promettendogli dolciumi, mancie ecc, poi li sevizia, li tortura, li mutila, e come atto finale prediletto, li mangia compiendo l’atto di cannibalismo nel più estremo degli stili....

Biografia Serial Killer: Albert Fish

Biografia tratta da: “www.latelanera.com" di Emiliano Maiolo

Pag. 2 - Questo è forse l’episodio più famoso della carriera deviante di Albert fish. Famoso principalmente per la lettera che successivamente egli mandò alla povera signora Budd.
 
Eccone un piccolo stralcio:
"Mia cara signora Budd,
Nel 1894 io ed un mio amico decidemmo di andare in Cina e salpammo da San Francisco diretti ad Hong Kong. A quel tempo esisteva molta carestia in Cina, c'era la fame e la povertà dilagava. Per mangiare qualsiasi cosa il prezzo variava da 1 a 3$. La gente soleva vendere i propri bambini sotto i 12 anni per comprarsi un po' di cibo. Un ragazzo o una ragazza sotto i 14 anni non erano sicuri in strada. Tu potevi andare in un negozio a chiedere della carne, e specificatamente ti tagliavano la parte di un corpo di un bambino o una bambina che desideravi. Le parti del corpo più gustose erano persino maggiorate di prezzo.

Il mio amico John stette così a lungo che ci prese gusto nel mangiare carne umana. Quando tornò a New York rapì due ragazzi, uno di 7 e l'altro di 11 anni. Li portò nella sua abitazione, spogliò i loro corpi e li rinchiuse in un ripostiglio. In seguito bruciò tutto. Spesso li torturava giorno e notte, così che la loro carne diventasse buona e tenera. D'apprima uccise il bambino di 11 anni, perchè aveva il sedere più grasso e sicuramente c'era molto da mangiare. Ogni parte del suo corpo fu cucinata e mangiata eccetto la testa, le ossa e gli intestini. Fu arrostito, bollito, cotto alla griglia, fritto e cotto a stufato. Il più piccolo fece la stessa fine. A quel tempo ero il suo vicino di casa, mi aveva parlato del gusto di questa carne, ed ero tentato di provarla.

Quella domenica del 3 giugno 1928, vi chiamai e vi portai dei doni. Mangiammo il pranzo e Grace mi baciò. Fu in quel momento che mi venne voglia di mangiarla. Col pretesto di portarla ad una festa di compleanno, dopo aver chiesto il tuo permesso, la portai in un'abitazione vuota a WestChester che avevo già acquistato. Quando arrivammo, la bambina rimase fuori a raccogliere dei fiori, mentre io andai al piano di sopra per togliermi i vestiti. Non volevo sporcarmeli di sangue.

Quando fu tutto pronto, andai alla finestra e la chiamai. Mi nascosi nel ripostiglio mentre lei era in camera, uscii fuori e quando lei mi vide nudo cominciò a gridare e cercare di scappare. Io la presi e lei disse che avrebbe detto tutto a sua madre. Prima la spogliai con difficoltà, continuava a tirarmi calci, mordere e sputare. Ho dovuto soffocarla per ucciderla, poi la tagliai in piccoli pezzi così da poter portare il cibo nelle mie stanze, cucinare e mangiare. Che dolce che era il suo tenero sedere arrostito. Mi ci sono voluti 9 giorni per mangiare interamente il suo corpo. Non l'ho violentata, volevo che morisse vergine.
"

Fu proprio grazie a quella lettera che Albert Fish venne catturato.

Cattura di Albert Fish

Sulla lettera c'era un emblema particolare, piccolo ed esagonale con scritto N.Y.P.D.B.A. (New York Private Chaffeur's Benevolent Association); con la collaborazione del presidente dell'associazione venne fatta una perizia grafologica su tutti i membri. Il giovane custode dell’edificio ammise di aver preso un paio di fogli di carta da lettera e delle buste. Aveva lasciato la cancelleria nella locanda in cui abitava a 200 East nella 52esima strada. La locandiera fu scioccata quando le fu data la descrizione di Frank Howard, ed affermò che visse lì per ben due mesi e che passava regolarmente dalla locanda a ritirare le lettere che un suo figlio gli recapitava a quell’indirizzo.

Fu semplice in seguito rimanere in attesa che arrivasse una lettera del figlio alla locanda, ed attendere che Fish venisse a richiederla. Era il tredici dicembre del 1934.

Prigionia e Sentenza

In carcere Fish descrisse con dovizia di particolari molti degli omicidi da lui perpetuati. Come quello di Francis MacDonnell, rapito nel giugno del 1924 mentre giocava nel giardino di casa. Il corpo fu trovato in un bosco, era stato picchiato violentemente e strangolato con le sue bretelle dopo essere stato denudato. Non provando alcun rimorso, egli descrisse come avesse prelevato dal suo corpo le orecchie ed il naso per mangiarle e di come le avesse gustate una volta arrivato a casa cuocendole in pentola con carote, cipolle, sale e pepe, e arricchendo il tutto con un po’ di bacon.

Fish soffriva di una grave forma di masochismo. Raccontò che gli piaceva farsi picchiare, a volte dai suoi stessi figli. Era solito conficcarsi aghi nello scroto e nella zona circostante l’ano, che a volte non riusciva più a tirar via. Nel suo corpo furono trovati ben ventinove aghi di varia lunghezza.

Durante il processo si cercò di dimostrare l’infermità mentale dell’imputato, ma Fish fu condannato a morte mediante sedia elettrica. Il sedici gennaio del 1936 la pena fu eseguita. Fish aiutò i suoi carcerieri a stringere le fibbie della sedia, ed esclamò che la scossa suprema era l’unica cosa che non avesse ancora provato.


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