In cosa si differenzia l’assassino seriale dall'omicida comune?
Parte 2 - C'è anche un'altra, ultima, macro-classificazione che bisogna fare quando si parla di assassini seriali e specificamente di Lust murderer o assassino lussurioso: quella tra "organizzato" e "disorganizzato”
Nell' "FBI law enforcement bulletin", il giornale ufficiale dell' FBI del agosto 1985 si legge: "Il cosiddetto assassino seriale Organizzato è di solito uno psicopatico incurabile, più intelligente della media. Pianifica con meticolosità i suoi delitti, seleziona le vittime meno rischiose, lascia pochissime tracce dietro di sé. Molto spesso porta con sé un kit con tutto l'occorrente: una corda e del nastro adesivo ben tagliato, delle manette, dei guanti, dei vestiti di ricambio, un coltello….. il serial killer organizzato è di solito molto socievole, capace di integarsi alla perfezione senza destare sospetti".
Inoltre, di solito appartiene alla media o buona borghesia, ha un buon impiego, inferiore però a quello a cui potrebbe aspirare, è competente sessualmente, è figlio di genitori con occupazione stabile, vive con un partner o ha una famiglia propria, possiede un'auto (spesso in buone condizioni), cambia spesso lavoro, non ama la società in cui vive ma non se ne isola manifestamente. Quando uccide lo fa con abbondante premeditazione, è meticoloso ed attento, sottomette la sua preda, spesso la lega, nasconde il cadavere e/o talvolta lo trasporta in posti diversi dalla scena del crimine. Nella sua biografia, con molta frequenza si ritrova un fattore stressante che fa precipitare la situazione emotiva del soggetto, per esempio l'improvvisa perdita del lavoro, essere lasciato dalla moglie o dalla fidanzata…ecc.
Una caratteristica molto importante è che le vittime non sono mai persone che l'omicida conosce, in questo caso avviene ciò che è stato definito "stranger murder", ovvero la persona non viene scelta per chi è ma per quello che rappresenta per l'omicida. Il serial killer disorganizzato è dalla parte opposta dello schieramento: spesso uno psicotico, non molto intelligente, inesperto, appartiene ad una classe sociale inferiore. Famiglia non ricca, ma non necessariamente povera.
Quasi sempre sono disoccupati o impiegati in lavori precari, figli di genitori anch'essi privi di una occupazione stabile. Gli assassini disorganizzati soffrono di gravi problemi di natura sessuale, rifiutano manifestamente la società, in certi casi conoscono la vittima. Usualmente vivono da soli o con qualche parente (madre, zia) e non si interessano quasi per niente alla televisione o ai giornali. Sono particolarmente rigidi negli schemi di apprendimento; ecco perché spesso svolgono lavori manuali di scarsa abilità. Hanno uno stile di vita ben definito, frequentemente con routine collaudate e quasi ossessive; sono restii ai cambiamenti di qualsiasi tipo.
Questo criminale non organizza il crimine, che è dovuto all'impulso incontrollabile del momento: ad esempio vede qualcuno per strada ed improvvisamente decide di attaccarlo. Usualmente si accanisce in modo frenetico sul cadavere, soprattutto sugli organi genitali, raggiungendo spesso, ma non necessariamente, l'orgasmo con rapporti post-mortem.
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