La serie di Film Venerdi 13
A partire dalla religione, con Gesù crocifisso di venerdì e i commensali dell’Ultima Cena che ammontavano a 13, e con il Venerdì Nero della borsa di Wall Street del 1929, che cadeva anche lui il 13 si continua con il disastro dell’Apollo 13: si può ben capire come mai gli americani abbiano deciso di considerare il venerdì 13 il giorno porta iella per eccellenza e hanno addirittura deciso di dedicargli una delle saghe horror più famose e longeve di sempre, quella di ‘Venerdì 13′ . Diamo quindi uno sguardo a quali sono i dieci migliori film della saga ‘Venerdì 13′.
- Venerdì 13 (Friday the 13th,1980) di Sean S. Cunningham
- L'assassino ti siede accanto (Friday the 13th Part II, 1981) di Steve Miner
- Week-end di terrore (Friday the 13th Part III, 1982), di Steve Miner
- Venerdì 13 - Capitolo finale (Friday the 13th: The Final Chapter, 1984) di Joseph Zito
- Venerdì 13: il terrore continua (Friday the 13th: A New Beginning, 1985), di D. Steinmann
- Venerdì 13 parte VI - Jason vive (Friday the 13th Part VI: Jason Lives, 1986) T. McLoughlin
- Venerdì 13 parte VII - Il sangue scorre di nuovo (Friday the 13th Part VII: The New Blood, 1988) di John Carl Buechler
- Venerdì 13 parte VIII - Incubo a Manhattan (Friday the 13th Part VIII: Jason Takes Manhattan, 1989) di Rob Hedden
- Jason va all'inferno (Jason Goes to Hell: The Final Friday, 1993) di Adam Marcus
- JX - Jason X (Jason X, 2002) di James Isaac
- Freddy vs. Jason (Freddy vs. Jason, 2003) di Ronny Yu
- Venerdì 13 (Friday the 13th, 2009) di Marcus Nispel
Il personaggio Jason Voorhees
Jason inizialmente concepito come una vittima, è stato trasformato dal regista dei primi due sequel, Steve Miner (già produttore esecutivo del primo), in uno dei più celebri killer immaginari. Egli è uno piscopatico alto ben 1,92 cm (nella serie originale) e 2,08 cm (nel remake), veste con una camicia a quadri, dei jeans e, dal terzo film in poi, una maschera da portiere di hockey. Nel secondo film (dove compare per la prima volta) indossa un sacco di juta intrecciata con un buco per un occhio, simile alla maschera di The Elephant Man. Il personaggio di Jason subisce numerose modifiche nel corso della serie, soprattutto a livello di vestiario e fisionomia del volto ( sempre sfregiata, ma che varia da film a film a causa dei continui cambi di regia; anche la maschera, celebre segno del killer e' cambiata più volte, addirittura in capitolo IX, risulta quasi fusa col volto). All'inizio è solo un uomo solitario e deforme, dotato di una notevole forza e resistenza alle ferite, che vive isolato nella foresta di Crystal Lake e uccide chiunque violi il suo territorio.
Venerdì 13 (Friday the 13th,1980) di Sean S. Cunningham
Siamo di fronte al primo vero clone del film Halloween: la notte delle streghe (1978) di John Carpenter. Il campeggio vicino al lago Crystal è il luogo dove vengono massacrati la maggior parte degli ospiti. Si scopre che è Pamela Voorhess, madre di Jason, un bambino di nome Jason Voorhes annegato nel lontano 1957, da li la maledizione. In Venerdi 13 di S. Cunnigham c’è sangue, molto sangue, vuoi per la datazione della pellicola non più recentissima, vuoi perché l’addetto agli effetti speciali era un certo Tom Savini, atmosfere cupe, affascinanti di cui sono orfani molti horror moderni...
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L'assassino ti siede accanto (Friday the 13th Part II, 1981) di Steve Miner
Due mesi dopo il massacro al Campeggio lago Crystal, l'unica sopravvissuta viene brutalmente assassinata. Cinque anni dopo viene aperto un nuovo camp vicino al lago Crystal, ma i pettegolezzi, secondo i quali Jason Voorhes il figlio dell'assassina sarebbe vivo vengono ignorati. Questa pellicola, inaugura la presenza fisica di Jason Voorhees che non porta ancora la maschera da Hockey ma un cappuccio bianco alla The Elephant Man. Suggestioni sexy e un pò di tensione, che però non intaccherà i nervi degli amanti dell'horror. Prevedibile, pedissequo al precedente ma godibile,..
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Week-end di terrore (Friday the 13th Part III, 1982), di Steve Miner
Una comitiva di ragazzi trascorre il weekend in una baita di campagna che due anni prima era stata teatro di una sanguinosa vicenda, nella quale il maniaco Jason Voorhees, assale una ragazza e la padrona della baita crede di averlo ucciso mentre lui è vivo e vaga nelle vicinanze. Jason abbandona qui il cappuccio bianco e si copre il volto con la vera maschera Jason Voorhees, quella da hockey. La comitiva viene sterminata in modo feroce così anche un gruppo di malcapitati teppisti. Terzo episodio della saga di "Venerdì 13", un pò mediocre nonostante la regia di Miner.
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Venerdì 13 - Capitolo finale (Friday the 13th: The Final Chapter, 1984) di Joseph Zito
Dopo lo scontro di Chris e Jason nel granaio di Higgins Haven, il cadavere del serial killer di Lago Crystal viene portato all'obitorio della contea di Wessex, ma risorge ed uccide ancora. In questo film il killer miete le sue vittime anche fuori dal suo camping e il duello tra l’adolescente Tommy Jarvis e l’immortale Jason Voorhees offre qualche spunto interessante, ma onostante questo, è l’ennesimo capitolo che sfiora di poco la mediocrità e nonostante la breve durata favorisce un pò di noia e soltanto e solo negli ultimi venti minuti fa assaporare un pò di horrore dove il sangue abbonda....
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Venerdì 13: il terrore continua (Friday the 13th: A New Beginning, 1985), di D. Steinmann
Tommy, il bambino sopravvissuto nel precedente “il terrore continua”, vive l’incubo in cui vede Jason Voorhees ancora vivo. Ricoverato in numerosi ospedali psichiatrici viene trasferito in un ospedale in cui i pazienti sono liberi di girare all'aperto, ma la fiducia riposta in essi viene turbata da colpi d’ascia che mietono vittime tra i pazienti e nei dintorni. Deviazione non pessima dal solito clichè delle carneficine marcate Jason Voorhees, perché qui non è lui a fare danni ma il personaggio delll'ambulanziere, padre del ragazzo ucciso da un altro squilibrato che usa Jason come copertura...
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Venerdì 13 parte VI - Jason vive (Friday the 13th Part VI: Jason Lives, 1986) T. McLoughlin
Tommy Jarvis fugge dall'ospedale psichiatrico e assieme all'amico Alan, si dirige al cimitero di Crystal Lake per distruggere il corpo di Jason, ma arrivati al cimitero e dissotterrata la bara scoprono Jason ancora integro. Rabbiosi, decidono di dare fuoco al corpo ma l'energia scaturita dal fulmine lo risveglia. Il film venne recensito meno negativamente rispetto agli altri e il grosso delle opinioni lo considerò uno dei migliori della saga Venerdì 13, nonostante questo la resurrezione di Jason sembrò a molti poca plausbile, e si ritenne fosse un pò un tradimento del genere slasher...
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Venerdì 13 parte VII - Il sangue scorre di nuovo (Friday the 13th Part VII: The New Blood, 1988) di John Carl Buechler
La giovane Tina, dotata di straordinari poteri psicocinetici, tenta di resuscitare il padre, annegato per sua colpa nel Crystal Lake qualche anno prima, ma disgrazia vuole che involontariamente libera Jason Voorhees, incatenato nelle oscure profondità e a marcire sul fondo del lago, ma pronto ora ad entrare in azione. L’elemento della psicocinesi indirizza la serie verso la una dimensione fantascientifica che influenzera le parti 9 e 10.successive e che conclama un risultato tutto sommato apprezzabile grazie anche a buoni effetti speciali che propongono il miglior Jason di sempre
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Venerdì 13 parte VIII - Incubo a Manhattan (Friday the 13th Part VIII: Jason Takes Manhattan, 1989) di Rob Hedden
Jason Voorhes è stato liberato involontariamente dal fondo del lago da due ragazzi che dovranno sopravvivere ai suoi attacchi. La regia è di Robert Hedden che decreta uno dei peggiori "Venerdì 13", ma salva a malapena la vicenda ambientando l’immortale maniaco Jason tra le strade di New york. Regia da piccolo schermo, fotografia da soap e una pessima sceneggiatura dove per l’incongruenza narrativa la protagonista racconta di essere stata assalita dal piccolo Jason nelle acque del Crystal Lake quando era bambina: di fatto un episodio matematicamente impossibile..
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Jason va all'inferno (Jason Goes to Hell: The Final Friday, 1993) di Adam Marcus
Jason resuscita dopo l’episodio precedente e torna al Crystal Lake ma viene praticamente disintegrato dall’FBI, ma tenta di rinascere trasferendosi di corpo in corpo. Qui si riparte da Crystal Lake, con un Voorhees integro, il che denota un certo menefrighismo nelle continuità della serie e spesso fa apparire Jason come l’assurdo crostaceo de "L'alieno" (1987) di J. Sholder, fino a sfociare alla poco apprezzata ma vera comicità demenziale come quando il Jason-Dottore armato di schiuma da barba prima di occuparne il corpo rade il viso alla sua vittima....
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JX - Jason X (Jason X, 2002) di James Isaac
Anno 2455. La Terra non è più abitabile dall'uomo ed è l'equipaggio di un cargo interstellare che ritrova il corpo ibernato di Jason Voorhess, il cui risveglio si rivelerà un macello da cui pochi avranno scampo. Già regista de "La casa 7", Isaac, autore degli effetti speciali per alcuni film di David Cronenberg dirige il decimo "Venerdì 13" in salsa "Alien””. Qui, lontano dal globo Jason mantiene la sua feroce coerenza a gravita zero ma per dei tratti di humor nero e perchè certo ormai di essere divenuto un mito, si prende meno sul serio ma si afferama tra gli episodi apprezzati delle serie.
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Freddy vs. Jason (Freddy vs. Jason, 2003) di Ronny Yu
Chi ancora affermava di aver visto Freddy nei propri incubi fu rinchiuso per cancellare ogni prova della sua esistenza. Freddy decide quindi di servirsi di Jason Voorhees, che nellle sembianze di Pamela Voorhees e raggiunta Elm Street avrebbe riacceso la speranza di rivivere nei sogni delle sue vittime. Tra ironia e sequenze affascinanti (vedi l'annegamento del piccolo Jason), il regista R. Yu, ("La sposa di Chucky" (1998), rende possibile il duello tra il dominatore dell’incubo della dimensione nightmariana e il più solido e truce massacratori dei campeggiatori di "Venerdì 13"
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Venerdì 13 (Friday the 13th, 2009) di Marcus Nispel
Cinque teenager, il Crystal Lake e la voglia di fare soldi spacciando Marijuana. Sfortunamente peri ragazzi non incappano nella polizia, ma in Jason Voorhees e l’unica superstite è la bella Whitney, venuta in possesso di un ciondolo raffigurante la madre di Jason. La regia di Nispel accantona la dimensione fantascientifica di molti sequel e con adeguato gusto cinefilo sviluppa le caratteristiche più oscure del suo crudele personaggio: forza fisica, ferocia, ubiquità e cieca motivazione psicologica. Un cocktail di violenza e immaginario collettivo, fondendo nel film le origini, da vedere.
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Altro Risorse ext al sito: Libri: “Halloween. Dietro la maschera di Michael Myers (it)
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