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Serial Killer Intervista Gianfranco Stevanin

Nome Completo: Gianfranco Stevanin
Soprannome: Il mostro di Terrazzo
Nato il: 2 ottobre 1960 - Morto il: in vita
Vittime Accertate identificate: 4 - Non id: 2
Vittime di violenze (sopravvissute): 2

Gianfranco Stevanin
Video

MODUS OPERANDI: Educato, gentile, sadico e amante del sesso estremo, finiva, al suo dire, per incappare in incidenti di percorso...le sue vittime morivano durante l’amplesso, strozzate o soffocate da lacci o sacchetti di plastica, poi fatte a pezzi disseminate qua e là oppure interrate....

Gianfranco Stevanin Intervista

"Intervista al Sig. Gianfranco Stevanin”
Tratta da atti processuali

             Bio G. Stevanin inizio Indice
  Perizia psichiatrica G. Stevanin
  Intervista Gianfranco stevanin
  Arresto, indagini, rinvio a giudizio
  Storia della vita di G. Stevanin
  Il materiale sequestrato
  Esame delle perizie
  Le perizie d'ufficio
  Le perizie dell'accusa
  Le perizie della difesa
  Processo Corte d'Assise
  Sul banco dei testimoni
  Richiesta della pena
  Sentenza Corte d'Assise
  Processo Corte d'Appello

Avv. Dal Maso: Volevo capire se per il signor Stevanin esiste un concetto di bene e di male.

Stevanin: Caspita ... si rende conto che per rispondere a questa domanda ci vorrebbe tutta la giornata?

Avv. Dal Maso: Non credo...

Stevanin: Il concetto di bene e di male certo che ce l'ho

Avv. Dal Maso: Possiamo conoscerlo? Qui stiamo parlando di vita e di morte. Di persone che c'erano e non ci sono più.

Stevanin: Male è ovviamente quello che va contro la salute e la vita di una persona. E anche contro la moralità, se vogliamo. In generale ...bene è l'opposto, per farla breve.

Avv. Dal Maso: E per farla lunga?

Stevanin: Avete da battere record?

Interviene il presidente Sannite a richiamare Stevanin a risposte più adeguate. Passano quasi tre minuti prima della risposta.

Stevanin: Bene è tutto ciò che favorisce il benessere dell'uomo.

Segue un'altra lunghissima pausa.

Stevanin: Male, invece, è ... stimolo agli atti negativi della vita, porta a valenze negative.

Avv. Dal Maso: Lei si è sempre ispirato al concetto di bene?

Stevanin: Ho cercato di farlo.

Avv. Dal Maso: E c'è riuscito?

Stevanin: Spesse volte si, qualche volta no.

Avv. Dal Maso: Su quali aspetti?

Stevanin: A volte non sono riuscito a capire bene le persone e, pur volendo far del bene, inconsciamente ho fatto del male, perché non riuscivo a comprendere i problemi di una persona ...non so se rendo l'idea.

Avv. Dal Maso: Esiste un concetto di normalità e di non normalità per lei?

Stevanin: La normalità esiste si, solo che è un concetto molto soggettivo.

Avv. Dal Maso: Ma esiste una distinzione tra questi due concetti?

Stevanin: La stessa distinzione che ho fatto prima. Cambia solo la vetrina.

Avv. Dal Maso: Esiste un limite ai propri desideri, al proprio volere, al proprio piacere?

Stevanin: I limiti ci devono essere.

Avv. Dal Maso: Quali sono?

Stevanin: I limiti sono quelli stabiliti ...da ciò che è bene e male. Un limite da non oltrepassare è quello che può provocare del male, tanto per dire.

Avv. Dal Maso: Ha mai oltrepassato questi limiti?

Stevanin: Devo ammettere che li avevo già passati inconsapevolmente.

Avv. Dal Maso: Quanto vale per lei la vita umana?

Stevanin: Che io sappia nessuno può dare un valore alla vita umana.

Avv. Dal Maso: Per qualcuno può valere molto poco ...

Stevanin: Il valore è incalcolabile.

Avv. Dal Maso: Considera la carcerazione un giusta punizione?

Stevanin: Almeno una parte di colpa, per aver nascosto i cadaveri c'è ... la carcerazione per quella parte di colpa che so di avere, la vivo serenamente, perché so che sono lì per espiare una colpa. Ma se dovessi essere incarcerato per altri reati, ben più gravi, direi che è ingiusta.

Avv. Dal Maso: Non le sembra che ci sia una progressione nella sua condotta? Lei inizia conservando un cadavere e arriva, nella fase finale, al sezionamento del cadavere. Non le sembra una forma di perfezionamento di un certo stile?

Stevanin: Se avessi avuto il controllo della situazione no ci sarebbe stato nessun decesso, probabilmente.

Avv. Dal Maso: Bisogna vedere quale era stata la sua volontà effettiva ...

Stevanin: Adesso mi sembra che stia esagerando.

Avv. Dal Maso: Si è mai eccitato nel tagliare un cadavere?

Stevanin: Una sensazione che ho avuto ...

Avv. Dal Maso: C'è una forma di piacere a veder morire una persona?

Stevanin: Direi proprio di no.

Avv. Dal Maso: Che sensazione ha provato lei?

Stevanin: Un po' di panico ...

Un atteggiamento diverso, Stevanin, assume subito dopo con il suo avvocato, "l'unico amico rimastogli". Voce suadente, tono basso, ammiccante, confidenziale. Deve dimostrare ai giudici che il serial killer che si trovano di fronte è un essere totalmente privo di coscienza, ossia della capacità di comprendere ciò che ha fatto.

Avv. Dal Maso: Gianfranco di donne te ne sono morte tante sei sfortunato o cosa?

Stevanin: Molto fortunato no.

Avv. Dal Maso: Hai mai collezionato peli pubici?

Stevanin: Collezionato ... avevo iniziato qualcosa del genere ...

Avv. Dal Maso: Che volevi farne?

Stevanin: L'imbottitura di un piccolo cuscino.

Avv. Dal Maso: Ma un cuscino del genere rientra dalla parte del bene o da quella del male?

Stevanin: Non ci vedo nulla di male.

Hai mai mangiato carne umana?

Stevanin: Oh Dio ...se dovessi risponderti, ti direi di no ...certo che, con i vuoti di memoria che mi ritrovo, non posso esserne certo.

Avv. Dal Maso: Se tu l'avessi mangiata, rientrerebbe nel concetto di bene o di male?

Stevanin: Rimanendo nella normalità ...se una persona è normale non credo ...

Avv. Dal Maso: Tu sei anormale?

Stevanin: Non lo posso sapere. Deve essere qualcun altro a spiegarmelo.

Di queste morti, di queste disgrazie che ti sono capitate, ti eri preoccupato?

Stevanin: Forse troppo e ...ma poi sono capitate quando mio padre stava male e quindi mia madre poteva salvarmi fino a un certo punto.

Avv. Dal Maso: Dicevi, la prima può andare, la seconda vabbé, alla terza cominci a preoccuparti ...

Stevanin: Perché la prima non basta a preoccuparsi?

Avv. Dal Maso: Ma un campanello d'allarme t'è suonato?

Stevanin: Per la prima (la Pulejo), sai che non posso avere qualche responsabilità.

E con la Smoljo?

Stevanin: Non so cosa pensare ...

Avv. Dal Maso: Ma ti preoccupi? Dici "io con le donne non voglio averci più niente a che fare"?

Stevanin: È una soluzione troppo radicale. Non era colpa mia, quindi ...

Avv. Dal Maso. - Sempre le donne, di cui non può fare a meno, che rappresentano il centro dei suoi desideri, dei suoi pensieri. Ma poi, spiega, che nella sua vita c'è una sola donna che rappresenta "il massimo di femmina, di donna"; non dice il suo nome, ma tutti sanno che parla di lei, di Maria Amelia. Di certo, l'andrebbe a trovare "se uscisse dalla galera domattina", ma è consapevole di non essere più accettato, "visto il castello messo in piedi dai mass media", eppure, riprende, "un tentativo lo farei, visto che il mio ideale era di formarmi una famiglia".

Continua a parlare il difensore Dal Maso.

Ti consideri una brava persona?

Stevanin: Vorrei evitare di fare apprezzamenti su di me, potrebbero essere fraintesi dalla stampa.

Avv. Dal Maso: Voglio sapere da te se ti consideri una brava persona.

Stevanin: Io si. Mi considero discretamente.

Avv. Dal Maso: Ti consideri un soggetto pericoloso?

Stevanin: Assolutamente no. Anzi, ho sempre cercato soluzioni ai problemi con diplomazia, senza alzare la voce.

Avv. Dal Maso: Tu sei un soggetto pericoloso ...

Stevanin: Più che pericoloso, direi che forse sono un soggetto che ha bisogno di cure.

Avv. Dal Maso: Vuoi chiedere pietà a qualcuno?

Stevanin: Come minimo ai parenti delle vittime.

Avv. Dal Maso: Lo fai sinceramente o è una cosa che fai perché devi farlo?

Stevanin: Non è un pro forma. Per pro forma non faccio niente.

Avv. Dal Maso: Ti faccio un esempio: "cari signori, io ho commesso questi reati, devo chiedere scusa ai genitori e alle famiglie delle vittime, sono una persona che ha bisogno di cure, vi chiedo la massima accortezza nel giudicarmi. Sono pentito di quello che ho fatto". Prova a dirlo con le stesse parole cosa senti.

Stevanin: Vedi, adesso in quattro e quattr'otto, sicuramente ...

Avv. Dal Maso: No, quando si arriva al dunque, tu parti sempre con il quattro e quattr'otto. Dopo tre anni hai tutto il tempo per esprimere un concetto di pentimento o di quello che senti. Puoi farlo? Ce l'hai questo sentimento? Fai tu, esprimi qualcosa. Non possiamo chiedere noi per te. Prova.

Stevanin: L'unica cosa che posso dire è che c'è il rischio di dire banalità.

Avv. Dal Maso: Di banalità ne hai dette tante. Siamo al dunque, esprimi un tuo sentimento riguardo a queste vittime, riguardo a quello che è successo. Lascia stare le banalità, non sono banalità.

Stevanin: Non mi sento ancora di spiegare io stesso perché siano successi certi fatti ...e nonostante questo sono molto amareggiato, per quello che è successo, veramente molto amareggiato, perché erano tutte persone per le quali c'era, più o meno, un certo sentimento. Farei di tutto per far tornare in vita queste persone, ma so che questo non è possibile ...in ogni caso se mi dovesse ricapitare mi comporterei, immagino, in modo diverso.

Avv. Dal Maso: E cioè, se avessi un'altra donna tra le braccia cosa faresti?

Stevanin: Andrei al Pronto Soccorso, dai carabinieri, insomma farei quello che va fatto e non ho fatto perché preso dal panico, chiamiamolo così ...

Avv. Dal Maso: Questo sarebbe il tuo messaggio di pentimento?

Stevanin: Capisco di non rendere l'idea di pentimento, ma caspita è difficile esprimere qualsiasi sentimento d'altronde.

Unico risultato finale: Stevanin appare alla giuria come un soggetto incapace di provare emozioni. Un anaffettivo. Ma a noi, interessa conoscere l'unico giudizio che conta, quello che ha espresso la giuria..


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