MODUS OPERANDI: Di solito agisce di notte, il suo obbiettivo sono le coppie, uccide il più velocemente possibile l’uomo e concentra l’attenzione sulla donna. Spesso sodomizza le vittime e abbandona il corpo di quelle che uccide con mutilazioni post-mortem....
Biografia Serial Killer: Richard Ramirez
Biografia tratta da: “www.latelanera.com" di Emiliano Maiolo
Pag. 2 - Tornò a El Paso, ma i contrasti con i genitori crescevano. A volte il padre lo picchiava e il ragazzo, per paura delle botte, si rifugiava nel vicino cimitero. Con il fratello Roberto, ossessionato dal sesso, sceglievano alcune case e di notte si appostavano fuori dalle finestre e spiavano le donne mentre si spogliavano. Oltre alla marijuana, in questo periodo cominciò ad assumere altri stupefacenti, tra i quali l’LSD. Amante della musica rock e dell’heavy-metal (in particolare Richard ama il gruppo australiano AC/DC), era attratto dalle suggestioni demoniache ed eversivo-sataniche di questo tipo di musica.
Per permettersi l’acquisto della gran quantità d’erba e degli altri stupefacenti che consumava cominciò a rubare. Per un periodo lavorò in un hotel, dove entrava nelle camere e trafugava oggetti di valore e soldi. Le sue fantasie sessuali crescevano, così sceglieva alcune donne ospiti dell’hotel, s’intrufolava nelle loro camere, si nascondeva dietro i pesanti tendaggi e le spiava. La sua ossessione lo portò a un tentativo di stupro bloccato dall’improvviso ritorno del marito di lei. Richard aveva 15 anni, e in tribunale si difese affermando che la donna era consenziente. Il giudice fu clemente e la famiglia credette alla storia di Richard.
Nel 1977 il cugino Mike uscì dall’ospedale psichiatrico dove era stato ricoverato dopo l’omicidio della moglie e tornò a frequentare Richard. In questo periodo Ramirez divenne un vero e proprio ladro, sempre più esperto nelle tecniche di svaligiamento. Si volle costruire un aspetto il più possibile orrendo, in un certo senso “demoniaco”. Per le sue abitudini alimentari e la sua trascuratezza, i suoi denti si guastarono e soffrì di una pesante alitosi che faceva parte del suo aspetto “diabolico”. Nel 1978, a 18 anni, Richard Ramirez si trasferì nel sud della California. Fu arrestato per furto d’auto a Pasadena nel 1981 e a Los Angeles nel 1984.
Non si sa molto dei primissimi anni della sua vita a Los Angeles, ma le sue attività criminose devono aver subito un incremento notevole. L’unico tipo di rapporto che aveva con le donne era quello sessuale, con le prostitute. In carcere conobbe un ragazzo satanista. Poi cominciò a leggere i libri di Anton Szandor La Vey (1930-1997), il fondatore della Chiesa di Satana, ma non amava aggregarsi per i riti comuni. Preferiva rimanere solo, anche perché era convinto di essere diverso, differente dagli altri. Fu questa la motivazione che diede a sua sorella Ruth, quando ella andò a visitarlo a Los Angeles e seppe della sua scelta di credere in Satana.
Ramirez divenne sempre più abile a introdursi nelle case e a svaligiarle. Dapprima l’intrusione doveva essere veloce, finalizzata all’atto del furto, e seguita da una fuga altrettanto rapida. In seguito, acquisendo maggiore fiducia, Ramirez combinò la sua attività di furto con le sue fantasie sessuali. Cominciò a trattenersi più a lungo nella case svaligiate, oltre ai valori portava via dei “souvenir”, degli oggetti che appartenevano alle donne di casa.
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