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Serial Killer e Satanismo


Cos'è il satanismo? il satanismo è la credenza nell'invocazione e nell'adorazione di Satana come un essere soprannaturale. Alcuni satanisti vedono Satana come una forza impersonale o un'energia, o anche un simbolo religioso che rappresenta il mondo materiale e la natura carnale dell'umanità .....

Relazioni tra il fenomeno Serial Killer e il Satanismo

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  Intervista a Padre G. Amort

E in molti delitti impuniti si celerebbe l’ombra di queste congreghe. Di tutti i crimini irrisolti, quelli attribuiti a "Jack lo Squartatore", sono i più efferati. Le povere vittime, tutte prostitute, furono: Mary Ann Nichols, Annie Chapman, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes, Mary Jane Kelly. Nessuna di queste donne fu violentata, tutti i corpi presentavano orrende mutilazioni. L’assassino, dopo l’ultima vittima, sembrò volatilizzarsi nel nulla.

Sull’identità del criminale si fece una ridda di ipotesi, ma non si giunse a nulla di concreto. Tutto fu reso più difficile e complicato per la misteriosa sparizione di documenti e reperti. Tra le tante congetture, la più inquietante è quella che ipotizza che "Jack lo Sventratore" facesse parte di una setta satanica ed i suoi, in realtà, erano paurosi rituali di morte che esigevano sacrifici umani. Giorgio Galli nel suo "Hitler e il nazismo magico" (Rizzoli, Milano 1997), ci informa che Jack compare contemporaneamente alla nascita, nel 1887, dell’Ordine esoterico della "Golden Dawn". In realtà dopo un anno dalla fondazione dell’Ordine esoterico si registrarono a Londra parecchi crimini sessuali. Un collegamento tra alcuni efferati delitti e il satanismo è stato suggerito dal giornalista Maury Terry che aveva scritto, in relazione a certi serial killer, che i loro crimini solo apparentemente erano incomprensibili, ma acquistavano significato se studiati in relazione a certi rituali satanici.

Dietro Jack lo Sventratore, secondo la tesi tradizionale, si mascherava in realtà l’avvocato Montague John Druitt, che morì si disse suicida. Nel 1964 lo scrittore Daniel Parson pubblicò una serie di prove, che attesterebbe che Druitt era adepto di una setta satanica "Gli Apostoli" e che il suo non fu suicidio, ma fu assassinato dai membri della confraternita.

Giorgio Galli, nel suo libro citato, scrive ancora a pag. 40, riferendosi al testo che riprende la tesi che l’assassino fosse John Druitt Montague: <<Il suo corpo con le tasche piene di pietre era stato ripescato nel fiume a pochi metri da Osiers, una dimora privata di Cheswick che veniva utilizzata per le riunioni di un club detto degli Apostoli, una società dai fini oscuri alla quale Druitt apparteneva e della quale erano membri molti aristocratici e anche un possibile erede al trono d’Inghilterra, Albert Victor (Eddy) duca di Clarence, nipote della regina Vittoria, a sua volta sospettato di essere the Ripper. Galli osserva inoltre che "L’accostamento delle date (il duca di Clarence si ammalò nel corso del 1890 e morì nel 1891 o secondo altri nel 1892) permette un’ipotesi: vi è una tradizione di magia sessuale e di magia nera, che provoca discussioni e divisioni nei circoli occultistici, che si rinverdisce con l’incontro tra Eliphas Levi e Bulwer Lytton, che in parte è presente nella fondazione della “Golden Dawn” (1887), che può essere connessa con gli assassini quasi rituali del 1888, come tali presentati in una storia ritenuta fantastica negli anni Quaranta, ai quali segue una sorta di epurazione nelle società occultistiche. Queste vicende coinvolgono settori dell’aristocrazia inglese sino a far cadere sospetti sui membri della famiglia reale” (Ibid., pag. 41).

Più ci si addentra in questi mondi di tenebra, più ci si accorge che sono tante le coincidenze, che collegano efferati delitti attribuiti a serial killer a certi riti criminosi, connessi alla magia sessuale. Analizzando un mistero tutto italiano, quello del "mostro di Firenze", non può non sorprendere quanto il giornalista Giorgio Medail racconta sia avvenuto, durante la sua inchiesta "Italia Misteriosa". Medail venne in contatto con uno strano personaggio, che disse di aver fatto lunghe ricerche sui delitti di Firenze e, tra l’altro, affermò:

“Esiste una tradizione... secondo cui il sacrificio migliore per evocare i demoni è quello degli esseri umani. E infatti, ad esempio, nella dottrina di Aleister Crowley, si afferma che la morte più favorevole è quella che avviene durante l’orgasmo ed è chiamata ‘mors giusti’. Perché è scritto: - ...fatemi morire la morte del giusto e fate che la mia fine estrema sia come la sua”
4.

Il giornalista commenta: “Una simile affermazione non poteva che condurre agli innumerevoli e ancora misteriosi delitti del ‘mostro di Firenze’ che, guarda caso, colpisce le sue vittime proprio mentre fanno l’amore. Secondo questa interpretazione, infatti, il ‘mostro’ altro non sarebbe che una frangia impazzita di un certo satanismo che prevede il sacrificio proprio in quel fatale momento. "Ci sono - continua F.B. - nel caso del mostro, tutti gli ingredienti necessari: l’orgasmo unito al momento del trapasso, il colpo vibrato con la pistola, col fuoco. In quel momento si liberano potenti energie, indispensabili per il mago che rafforza se stesso e il rituale che deve celebrare".

Nel caso degli assassini del mostro di Firenze - chiedo - (scrive Medail, ndA) - “vi sono state orribili deturpazioni delle vittime. Possono anch’esse essere ricondotte a rituali diabolici?”.

“Si (risponde il suo interlocutore, ndA). Nel caso dell’omicidio del ‘74 non ci fu l’asportazione del pube. Si pensa che si tratti di un prologo e il simbolo del tralcio di vite tra le gambe della ragazza uccisa ce lo conferma. E’ l’inizio di un cammino per raggiungere una Grande Opera. Nei casi successivi c’è questa asportazione che può voler dire esperimenti anche chimici sulle secrezioni delle donne che qui in Occidente sono poco conosciuti”.

Il giornalista domanda a F.B.:”E’ pericoloso dire queste cose? Lei vuol mantenere l’anonimato...”.

“Sì, si toccano mondi molto pericolosi”
5.

La torinese Maria Consolata Corti, regista alla RAI per dieci anni, al giornalista Maurizio Caravella ha raccontato:

“Il mostro di Firenze è un personaggio molto noto e potente, con una doppia identità, e fa parte di una terribile setta satanica. Mi ha confessato che i membri della setta uccidono l’uomo e la donna nell’atto di accoppiarsi, per uccidere l’amore e colpire Dio. Mi ha detto anche: - io strappo il pube o il seno con un coltello milleusi, e lo faccio non solo per odio, ma perché, secondo la setta, durante l’atto sessuale il corpo libera energie di cui ci si può servire anche per curarsi o per aumentare la forza fisica” ("Visto", n.46, novembre 1990).

Alchimie infernali, che prescrivono l’assassinio e altri tormenti da infliggere a povere vittime, ancora oggi, sono praticate da affiliati ad oscure congreghe. Il medico e mago Franz Hartmann scriveva che i corpi di quelli, morti violentemente, uccisi, “...hanno grandi poteri occulti. Essi non contengono vita, bensì il balsamo della vita, ed è anche una fortuna che questo fatto non sia pubblicamente conosciuto, perché se persone mal disposte conoscessero queste cose e l’uso che se ne può fare, potrebbero servirsene per stregonerie e scopi malvagi, e infliggere agli altri molte sofferenze...”
6.

L’orrore di certi rituali segreti praticati da congreghe nere non ha limiti e frequentemente richiama, nelle modalità, le atrocità di certi delitti seriali. Mouni Sadhu scrive di un rito raccapricciante: “Un’altra perversione umana basata sulla magia nera è la necro-manzia e le sue variazioni di “necrofilia”. Il procedimento principale in questa abominevole depravazione è quello della relazione sessuale con cadaveri… Tali oltraggi, naturalmente, vengono commessi su corpi femminili… Il fine di queste pratiche è l’attrazione del fantasma appartenente all’elementare, (necessariamente di tipo inferiore) ed il suo impegno in operazioni rivoltanti, che portano il necromante ad acquisire un certo livello di potere su quelli che sono suoi nemici…”
7.

Sono sentieri, questi, che fanno venire i brividi, ma percorrerli potrebbe portare a ribaltare certi concetti cristallizzati sui cosiddetti crimini seriali e mostrare scenari impensabili, dove persone insospettabili si nascondono dietro le quinte di un teatro di orrori, ma con vittime vere.
.

Tratto da:
http://users.libero.it/tempusfugit/serial.htm

Note bibliografiche

4 Giorgio Medail, Italia Misteriosa, Editoriale Albero, Milano 1987, pag. 30.

5 Ibid., pagg. 30-31

6 Franz Hartmann, Il mondo magico di Paracelso, Mediterranee, Roma 1982, pag. 112.

7 Mouni Sadhu, La rota magica dei tarocchi, vol. II, Mediterranee, Roma 1986, pag.238.



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