T-Shirts Serial Killer

  << Home Serial killer italiani e stranieri




     Fenomenologia

  Definizione Serial Killer
  Prospettiva comportamentista
  Dinamiche comportamentali
  Patologie Serial Killer
  Modelli Motivazionali
  L’infanzia dei Serial Killer
  Le Fantasie violente

     Biografie Serial Killer

  Ted Bundy
  Jeffrey Dahmer
  Andrey Cikatilo
  Richard Ramirez
  Charles Manson
  Aileen Wuornors
  Albert Fish
  Ed Kemper
  David Berkowitz
  Peter Kurten
  Arthur Shawcross
  Gianfranco Stevanin
  Donato Bilancia
  Marco Bergamo

     Mix & Shop

  Novità Editoriali
  Serial Killer Libri
  Serial Killer eBook
  Serial Killer DVD
  Serial Killer T-shirts

     Altre Risorse

  Articoli di Criminologia
  Romanzi Noir
  Serial Killer e Satanismo

 

 

















zstore0402

Serial Killer - Ted Bundy

Nome Completo: Theodore Robert Bundy (Cowell)
Soprannome:
Nato il:
24/11/ 1946 - Morto il: 24/01/ 1989
Vittime Accertate:

Ted Bundy Video

MODUS OPERANDI: Cortese e disponibile, colto, e dotato di un certo fascino sulle donne, si ofriva in aiuto a queste per poi ucciderle, faceva a pezzi il cadavere e lo occultava. Le sue vittime, un preciso identikit che evocava “la sua Stephanie”: snelle e more, con capelli lisci e riga nel mezzo.

Biografia Serial Killer: Ted Bundy

Biografia tratta da: “www.latelanera.com" di Simona Cremonini

Parte 2 - Leggendo dei casi e vedendo l’identikit su un giornale, un’amica di Meg le fece notare che avrebbe potuto trattarsi del suo Ted. La segnalazione di Meg si unì a tutte le altre, ma la polizia scartò immediatamente l’ipotesi che un giovane studente di legge che lavorava a tempo pieno per il partito repubblicano potesse essere implicato. In quel periodo Ted si spostò a studiare legge all’università dello Utah e anche qui commise altri omicidi di giovani donne.

Il 18 ottobre del 1974 la diciassettenne Melissa Smith scomparve mentre tornava a casa da una festa a Midvale, Utah. Il suo cadavere fu trovato il 27 dello stesso mese al Summit Park, vicino a Salt Lake City. La ragazza era nuda ed era stata picchiata, stuprata, sodomizzata, e strangolata con le sue stesse calze. Sporcizia e rametti erano stati infilati nella sua vagina e sembrava che l’assassino l’avesse truccata prima di gettarla via.

Laurie Aimee fu vista per l’ultima volta il giorno di Halloween a Lehi, Utah. La scomparsa della diciassettenne non fu denunciata per quattro giorni e il suo corpo fu ritrovato il giorno del Ringraziamento da un escursionista nell’American Folk Canyon. Anche Laurie era nuda: era stata violentata, sodomizzata e picchiata. Era morta per strangolamento e forse i suoi capelli erano stati lavati prima che il suo corpo venisse abbandonato. Tuttavia, Bundy fece il suo primo passo falso.

L’8 novembre del 1974 si avvicinò alla diciottenne Carol De Ronch in un centro commerciale a Murray (Utah) e, presentandosi travestito da agente di polizia, la informò che la sua auto aveva subito un tentativo di furto. Carol De Ronch salì sull’auto di Bundy convinta che sarebbe stata portata a una stazione di polizia per fare una regolare denuncia. Ma Ted fermò brutalmente la macchina, tirò fuori una pistola e le ammanettò un polso. Carol lottò e riuscì a fuggire prima che Bundy potesse bloccarle anche l’altro polso. Nella fuga si imbattè in un motociclista di passaggio che la portò alla polizia.

Carol riuscì a dare una descrizione dell’uomo e della sua auto. Fu notata una somiglianza con un altro omicidio avvenuto nello stato di Washington, ma sulle manette non furono trovate impronte e una macchia di sangue sul collo di Carol non fu sufficiente per poter fare dei test. Poche ore dopo la fuga di Carol De Ronch e a sole diciassette miglia di distanza, Debbie Kent scomparve dalla Viewmont High School di Bountiful, Utah. Era uscita in anticipo dalla lezione di teatro per andare a prendere a scuola il fratellino, ma la sua auto non lasciò mai il parcheggio. Alcune persone riferirono di aver sentito delle urla. L’insegnante di recitazione Raelynn Shepard testimoniò che uno strano uomo l’aveva avvicinata cercando di farle credere che era successo qualcosa alla sua auto nel parcheggio della scuola: era lo stesso trucchetto che Bundy aveva usato con Carol De Ronch.

Un altro testimone raccontò di aver visto un maggiolino Volkswagen allontanarsi velocemente dal parcheggio della scuola. Sul terreno fu trovata una chiave che apriva le manette che Carol De Ronch aveva ai polsi. Debbie Kent non fu più ritrovata, né morta né viva. Gli omicidi si interruppero per quattro mesi. Ripresero in Colorado, dove almeno quattro giovani donne scomparvero misteriosamente tra il gennaio e l’aprile del 1975. Una di esse fu ritrovata morta a poche miglia da dove era sparita. Era stata violentata e percossa. Nello stato di Washington l’investigatore Bob Keppel lanciò una massiccia perquisizione nel secondo maggiore luogo di scarico di rifiuti dello stato: l’area Taylor Mountains. Ancora prima che fosse terminata, i teschi rotti di quattro delle ragazze scomparse erano già stati ritrovati. Uno di essi era stato trasportato fin lì dall’Oregon. Non furono rinvenuti altri resti.

Le Taylor Mountains divennero ufficialmente il luogo di sepoltura delle vittime dell’assassino. La task force di Washington stilò una lista di venticinque sospettati e focalizzò le indagini su di essi. Bundy non faceva parte di questa rosa, ma la buona sorte intervenne per aiutare gli investigatori il 16 agosto del 1975. Quel giorno, l’ufficiale della stradale dello stato dello Utah Bob Haywood (per coincidenza fratello del detective Pete Haywood di Salt Lake City coinvolto nelle indagini degli omicidi compiuti nello Utah) notò un maggiolino Volkswagen di colore chiaro nei dintorni di Granger, Utah. Conoscendo tutti i veicoli e le persone che abitavano nella sua zona, Haywood accese le luci per fermare l’automobile, ma essa schizzò via ad alta velocità saltando un paio di semafori rossi prima di accostare. L’ufficiale Haywood chiese i documenti e il guidatore si presentò come Ted Bundy. L’agente fu subito insospettito dal fatto che mancasse il sedile del passeggero.



PAG. | PRIMA | SECONDA | TERZA | QUARTA | QUINTA | SESTA | TED BUNDY VIDEO




  Definizione di Serial Killer
  Assassino seriale
  Prospettiva comportamentista
  Dinamiche comportamentali
  Patologie dei serial killer
  Modelli motivazionali
  L'infanzia del serial killer
  Le fantasie violente
  Cacciatori di Serial Killer
  Omicidi seriali in Italia
  Biografie di serial killer
  Serial Killer e Satanismo

         Shop | Libri Serial Killer     Serial Killer eBook     Serial Killer DVD     Serial Killer T-shirts

COPYRIGHT © 2007 | http://iserialkiller.altervista.org | ALL RIGHTS RESERVED