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Serial Killer - David Berkowitz

Nome Completo: David Berkowitz
Soprannome: il Figlio di Sam
Nato il: 1/06 1953 - Morto il: ancora in vita
Vittime Accertate: 6
Vittime Ferite: 9

David Berkowitz
Video

MODUS OPERANDI: Si muove di notte, insegue le sue vittime in strada, sono coppie in macchina intente ad amoreggiare, il suo obbiettivo è la donna, porta una calibro 44 che tiene spesso in una busta della spesa, si avvicina, la estrae e spara, non tocca le sue vittime, un serial killer atipico...

Biografia Serial Killer: David Berkowitz

Biografia tratta da: “www.latelanera.com" di Emiliano Maiolo

Pag. 3 - 18 Marzo del 77. Un’altra firma di David. Virginia Voskerichian, 19 anni, di origini bulgare, brillante studentessa del Barnard College sta camminando verso casa nell’area molto frequentata del Forest Hills Gardens. Sono le sette e trenta di sera. David le viene incontro dal lato opposto della Dartmouth Street, le si fa vicino e le punta la 44 alla testa. Virginia si porta i libri davanti al volto, in un ultimo disperato tentativo di difendersi, ma il proiettile perfora i libri e penetra l’obiettivo di David. Virginia muore sul colpo. David corre via, passando accanto ad un uomo di mezza età, che appella con un “Hi, mister.”
Lui vorrebbe andare ai funerali delle vittime, ma ha il timore che la polizia potrebbe nutrire qualche sospetto. Comunque si aggira intorno alla stazione di polizia per sentire se qualche poliziotto parla dei suoi crimini, o prova senza successo a cercare le lapidi delle sue vittime.

La polizia non è capace di identificare l’assassino. Gli omicidi costringono gli ufficiali a lavorare giorno e notte, senza pause. “Se osservi il lavoro di un detective che indaga su un omicido, noterai che essi prendono il proprio lavoro senza coinvolgimento personale di emozioni... in questo caso loro non vogliono vedere il corpo della vittima. Sanno che tutto quello non ha senso. Lei era un bellissima ragazza e ora giace sotto un lenzuolo, con un proiettile che le ha disintegrato il volto. Questo li colpisce, gli torce le budella nello stomaco, e loro si girano da un’altra parte. Sono veterani, ma non lo sopportano.” (Detective Joe Borrelli)

Il giorno dopo l’omicidio di Veronica la polizia riscontra che il proiettile che l’ha uccisa viene dalla stessa pistola che ha ucciso Donna Laurie. Il giorno seguente il commissario di polizia tiene una conferenza stampa durante la quale annuncia alla città di New York che la polizia ha collegato i crimini. L’unica descrizione dell’assassino formulata è questa: bianco, venticinque-trent’anni, un metro e ottanta, di media corporatura, capelli scuri. L’impegno nello scovare il colpevole s’intensifica. Al vicesceriffo ispettore Timothy Down viene affidato il compito di organizzare una Task Force, reclutando gli uomini fra i più qualificati. È il 14 Aprile del 1977. Down è di origini irlandesi e si è laureato in lingua Latina e Inglese al City College, conseguendo nella stessa istituzione un master in business.

È un uomo pragmatico e ostinato. La Task Force, nominata “Operation Omega” comprende al suo interno circa trecento fra i migliori detective di New York, fra cui il Capitano Joe Borrelli, il Sergente Joe Coffey e il Detective Redmond Keenan( padre della ragazza coinvolta in una delle aggressioni di David), per un costo di oltre 90.000 $ al giorno: la più grande operazione della polizia di New York fino a quel momento. Le lunghe ore di lavoro intaccano i nervi di questi uomini, che sono costretti a stare lontano da famiglie o fidanzate, da divertimenti, da qualunque cosa interferisca con il punto focale dell’attenzione generale: colui che sta creando puro panico nelle strade dei quartieri di New York. Caffeina e alcool sono assunti in gran quantità. Nelle stazioni-base della Task Force sono state portate delle brande, per permettere agli ufficiali coinvolti di dormire qualche ora prima di riprendere il lavoro.

Ma tre giorni dopo la formazione della Task Force, il 17 Aprile, domenica, David riesce a colpire ancora. Due ragazzi giovani si stanno baciando all’interno della macchina di lui (una Mercury Montego), vicino al Hutchinson River Parkway, non molto lontano da dove meno di un anno prima era stata uccisa Donna Laurie. Valentina Surlani ha diciotto anni, è un aspirante attrice e modella, e il suo ragazzo si chiama Alexander Esau, che lavora su un carro attrezzi. Sono le 3 del mattino, un’altra macchina affianca quella di Alexander, e il conducente spara verso i due ragazzi. Valentina muore sul colpo, Alexander poche ore dopo in ospedale.

Stavolta però accade qualcosa di diverso: sulla scena del crimine c’è una lettera, ed è indirizzata al Capitano Joe Borrelli.


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